Agenzia delle Entrate – Lombardia: Part-time – Incontro regionale a carattere “informativo”

18 Luglio 2011

Lombardia: Part-time – Incontro regionale a carattere "informativo"

Milano, 05/05/2011

A tutti Lavoratori
dell’Agenzia delle Entrate
LOMBARDIA

 
 

Oggetto: Part-time – Incontro regionale a carattere “informativo” – Richiesta di contrattazione

Nella giornata di ieri 4 maggio presso la sede della Direzione Regionale si è svolto – dalle 15,30 alle 18,00 – l’incontro informativo richiesto dalle Organizzazioni Sindacali in materia di part-time.
Le procedure adottate dall’amministrazione – unico esempio in Italia, di certo nell’ambito dell’Agenzia Entrate, ma presumibilmente fra tutte le Pubbliche Amministrazioni – sono state oggetto, da parte di tutte le OO SS, di innumerevoli considerazioni fortemente critiche; in particolare sono state contestate in maniera determinata le modalità con cui la Direzione Regionale ha voluto ottemperare alla normativa entrata in vigore dal 25 giugno 2008 (art.73 del D.L. 112) e alla sua applicazione disposta dall’art. 16 della L. 183/10, e tutte le OO SS hanno chiesto, da subito, l’annullamento o la sospensione dell’efficacia delle comunicazioni di revoca del rapporto di lavoro a tempo parziale.
Tutte le OO SS hanno evidenziato il mancato rispetto proprio della norma di legge citata come anche il non adeguamento all’informativa comunicata dalla superiore struttura di vertice in data 19 aprile 2011.
A prova di ciò la delegazione “informante” ha ammesso l’invio di 312 lettere di revoca per tutti i 312 lavoratori il cui contratto a tempo parziale era stato adottato prima del 25/06/2008, compresi:

  • Personale in pensione dal mese di maggio a cui si comunica la ripresa del lavoro a tempo pieno a partire da Luglio;
  • Personale il cui contratto rientra pienamente tra i criteri per cui la stessa Amministrazione, nell’informativa, precisava che doveva essere “motivato [non genericamente] l’eventuale rigetto”;
  • Personale con figli in età prescolare o comunque sotto i 13 anni di età che ha già pianificato le ferie nell’ambito delle proprie disponibilità familiari;
  • Personale che assiste familiari disabili in situazione di gravità;
  • Personale il cui Dirigente, valutata la situazione del lavoratore e le esigenze organizzative dell’Ufficio aveva espresso parere favorevole alla prosecuzione del part-time;
  • ecc.

Tutte le OO SS hanno pertanto contestato anche la evidente mancanza di rispetto dei principi di buonafede e correttezza proprio partendo dal fatto che l’invio generalizzato e a fotocopia delle lettere prova che a nessuna lavoratrice e a nessun lavoratore sia stata sottoposta la dovuta “nuova valutazione” preventiva all’adozione di una richiesta o di un provvedimento, ciò comportando anche un presumibile indebito carico di lavoro aggiuntivo per gli Uffici interni e per gli Uffici delle Ragionerie dello Stato a cui gli atti sono stati indirizzati.
Tutte le OO SS hanno invitato la DRL a considerare lo stress che stanno creando non solo agli stretti interessati (che sono comunque 312 lavoratori e correlate famiglie) contestando anche la assoluta mancanza di considerazione per tutta la normativa esistente in materia di pari opportunità, benessere organizzativo, protezione delle situazioni di fragilità, eliminazione di qualunque forma di discriminazione (nel nostro caso è evidente la discriminazione territoriale, ahinoi!) e di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro dopo che all’Osservatorio Regionale appositamente costituito sull’osservazione delle flessibilità si era affermato che part-time, L. 104, flessibilità in ingresso “alla luce dei numeri rilevati non causava danni all’Amministrazione”.

La DRL ha tentato di giustificarsi sostenendo che già nella comunicazione di revoca è contenuta l’informazione che “potranno essere prese in considerazione nuove eventuali istanze anche senza soluzione di continuità”. Questa comunque inconsistente motivazione è conferma, oltre che della capziosità dell’agire, anche della possibile duplicazione di lavorazione assegnata alle Ragionerie.
Tutte le OO SS hanno, a questo punto, sottolineato la potenzialità di un danno erariale conseguente ad una siffatta procedura e precisato che ritengono gli atti di revoca privi di sostanziale motivazione soggettiva (ed anche oggettiva rispetto alle strutture produttive). e gli inviti a presentare nuove istanze insidiosi per mancanza di esposizione dei criteri adottabili per il riconoscimento delle istanze stesse.
Unitariamente tutte le OO SS hanno in definitiva richiesto il seguente percorso:
1) Annullamento o sospensione dell’efficacia degli atti di revoca emanati;

2) apertura di un tavolo di contrattazione sui criteri che contempli:
> la valutazione dei principi costituzionali (cfr. artt. 29 – 31);
> la considerazione piena degli artt. 16 e 21 della L.183/2010;
> l’esame del DECRETO LEGISLATIVO 25 febbraio 2000, n. 61 “Attuazione della direttiva 97/81/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall’UNICE, dal CEEP e dalla CES” con particolare riguardo alle nozioni contenute nel comma terzo dell’art12/bis.
> l’avviso comune siglato il 7 marzo 2011 riguardante le Azioni a sostegno delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro partendo dall’assunto pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Nell’intesa si sottolinea l’importanza di una modulazione flessibile dei tempi e degli orari di lavoro, tanto nell’ interesse dei lavoratori che dell’impresa, e si concorda che è anche attraverso la pratica della contrattazione di secondo livello che può essere assicurata nel modo migliore la distribuzione degli orari di lavoro nell’arco della settimana, del mese, dell’anno, in risposta alle esigenze dei mercati, adeguando – nel rispetto della normativa di legge – la durata media e massima degli orari alle esigenze produttive, conciliandole con il rispetto dei diritti e delle esigenze delle persone”;
> L’esame delle Direttiva della Presidenza del Consiglio: linee guida sulle modalità di funzionamento dei “Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”
> La “informativa” e le eventuali circolari pubbliche ma non pubblicate della Direzione Centrale.

3) Informazione completa, a tutti i lavoratori titolari di un contratto a tempo parziale ed interessati al proseguimento, di tutti i criteri che si intendono adottare per la concessione e la durata del nuovo contratto part-time;
4) valutazione con ciascun lavoratore del proprio contratto a tempo parziale finalizzata all’adeguamento ai criteri contrattati, salvo il verificarsi di particolari situazioni come previsto dall’Informativa nazionale.

Le OO SS già da subito informano tutti i Lavoratori che sulla delicata materia qui riassunta intendono interessare tutti gli organismi del’Agenzia e del Governo per contrastare l’operato della DRE ed agire su qualsiasi leva per consentire alla DRL di rivedere il proprio operato, incluso il coinvolgimento dei CPO dell’Agenzia, delle Consigliere di Parità, degli organi di Governo della Regione, del Prefetto, del Ministro per le Pari Opportunità, del Ministero del Lavoro anche nelle sue articolazioni Regionali, di Parlamentari disponibili a presentare interpellanze, degli studi legali sindacali per verificare la correttezza della procedura e le possibili azioni legali (consultazione già avviata e per la quale vi terremo informati), e soprattutto di tutte la lavoratrici e di tutti i lavoratori che percepiscono che un attimo dopo la vertenza part-time si aprirà l’altra voragine di malessere organizzativo che si creerà in riferimento alle nuove pretese in materia di orari di lavoro.

Per intanto tutte le OO SS regionali

  • rimangono correttamente in attesa della risposta alla richiesta di apertura del tavolo di contrattazione sui criteri, che la Delegazione si è impegnata a fornire entro lunedì prossimo, nella speranza di poter contribuire a ripristinare il necessario clima di benessere lavorativo, nell’interesse dell’Agenzia, dei cittadini e dei lavoratori tutti;
  • invitano le lavoratrici ed i lavoratori a presentare istanze di proseguimento del contratto a tempo parziale secondo le proprie necessità personali e familiari e a non firmare alcunché non sia di loro pieno interesse o comunque ad esprimere in calce la riserva riguardo alla legittimità del provvedimento di revoca del part-time precedentemente già concesso;
  • anche in considerazione dei diffusi dinieghi espressi alle richieste di part-time e/o di altre forme di flessibilità presentate negli ultimi due anni, convocheranno nei prossimi giorni l’assemblea generale regionale di tutti i lavoratori sui temi del part-time e dell’orario di lavoro;
 

      FP CGIL             CISL FP              UIL PA              CONFSAL-SALFI             FLP              USB PI
   G. Baraldi        U. Magnoni      U. Barbieri N.            Ruggiero        P. Cocozzello   V. De Vita
  L. Berrafato      D. Summo       R. Esposito G.             Vitiello
 

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