Agenzia delle Entrate – L’ossessione della Uil: escludere la Cgil

18 Luglio 2011

Comunicato

L’OSSESSIONE DELLA UIL: ESCLUDERE LA CGIL

Abbiamo letto con divertita sorpresa UIL INFORMA del 21 marzo, in cui si denuncia “la deriva della CGIL FP all’Agenzia delle Entrate”. Lo scriba della UIL, attento lettore dei nostri comunicati, dovrebbe sapere che andare alla deriva vuol dire abbandonarsi al corso degli eventi, per incapacità di reagire o dirigersi. Tutto si può dire alla CGIL, non che si sia abbandonata al corso degli eventi. Siamo il solo sindacato che avversa il Governo nella sua folle deregulation sociale, nella smobilitazione fiscale perseguita dal piano Tremonti, nel tentativo di ridurre le pene per chi non rispetta la sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo contrastato queste scelte con assemblee in tutti i posti di lavoro, con manifestazioni e scioperi. Invece di preoccuparsi della presunta deriva della CGIL, la UIL potrebbe spiegare ai lavoratori le ragioni che hanno portato il suo sindacato a sottoscrivere il CCNL 2008/09 con un aumento del 3,2%, quando la sola inflazione del 2008 si è assestata al 3,4%, ed impedendo anche l’eventuale recupero dell’inflazione reale nel biennio successivo, considerato che di ciò non si fa menzione nel nuovo modello contrattuale, siglato da UIL e CISL. E’ recupero o perdita del potere d’acquisto?

Può la UIL sostenere che il nuovo modello contrattuale è un passo avanti per la difesa dei salari e stipendi dei lavoratori?

E’ in grado di spiegare perché:
– il nuovo indice IPCA, che sostituisce l’inflazione programmata come base di calcolo, viene depurato dall’aumento dei prodotti energetici, facendo pagare ai lavoratori dipendenti due volte l’aumento delle bollette del gas, luce e benzina?
– la percentuale di aumento stipendiale viene calcolata solo sullo stipendio base, e non anche sulla indennità di Agenzia, comportando una riduzione del 33% del punto IPCA?
– l’eventuale recupero del differenziale tra inflazione reale e nuovo indice IPCA potrà avvenire solo nel contratto successivo che, visti i tempi dei rinnovi contrattuali, vuol dire sei anni dopo?
Sono risposte che i lavoratori attendono da chi ha firmato il nuovo modello contrattuale.

Per quanto riguarda la nuova delibera dell’ARAN che, bontà sua, riammette la CGIL alla contrattazione decentrata, crediamo che l’ipocrisia dello scriba della UIL abbia raggiunto il massimo livello.
Infatti nel numero di UIL INFORMA del 5 febbraio viene fatta la seguente affermazione:
“A proposito… ma come la mettiamo con la mancata sottoscrizione del CCNL da parte della CGIL?
In momenti diversi il sindacato di Epifani è stato tra i più convinti assertori che la mancata sottoscrizione del contratto impedisce la partecipazione a tutte le fasi di attuazione di quel contratto, sia a livello nazionale di Ente, che di posto di lavoro. Cosa tra l’altro che è esplicitamente prevista proprio nel testo del CCNL.
Di questo, come dei precedenti. La stessa Aran ha più volte precisato tale interpretazione.
Rispetteranno tale disposizione, anche da loro voluta, o adesso la contesteranno ?”
Lo stesso giorno, l’Amministrazione ha diramato la circolare in cui si annunciava l’esclusione della CGIL dal tavolo negoziale. Pura coincidenza temporale, preveggenza , convergenze parallele?
La CGIL ha sempre sostenuto che il CCNL di riferimento, per essere ammessi alla contrattazione decentrata, fosse il contratto quadriennale normativo, nel quale si stabiliscono le materie oggetto della contrattazione decentrata e le relazioni sindacali.
Infatti non avevamo posto nessun problema alla partecipazione delle Rdb non firmatarie del secondo biennio economico 2004/2005, alle trattative relative al CCNI e al FPS 2004/2005. Vuole forse la UIL invalidare quegli accordi, vista la partecipazione “illegittima” di alcuni sindacati? Vuole forse la UIL annullare tutti gli accordi siglati negli uffici, con relativa restituzione da parte dei lavoratori degli importi percepiti? Si rende conto la UIL della pericolosità delle sue posizioni?
Avevamo con il comunicato del 10 febbraio chiesto a CISL e UIL di aiutarci a difendere la democrazia nei luoghi di lavoro, per garantire la partecipazione di tutti i sindacati al tavolo negoziale, una questione di metodo, di definizione e rispetto delle regole condivise da tutti i soggetti contraenti. La risposta è stata deludente, dimostrazione di scarsa conoscenza del problema: si è confuso il merito con il metodo, le regole del gioco con il gioco stesso.
E’ interessante capire perché per CISL e UIL il parere unilaterale dell’ARAN del 2004 andava bene, tanto da utilizzarlo come dogma per l’esclusione della CGIL, e il parere unilaterale del 2009 no. Se la UIL e CISL sono veramente neutrali rispetto alle decisioni dell’Amministrazione, perché in Puglia e Piemonte hanno obbligato i Direttori regionali ad escludere la CGIL dai tavoli negoziali? Perché sono stati i più ostinati difensori della circolare ARAN del 2004?

Perché non ammettere che la Conventio ad excludendum intrapresa nei confronti della CGIL ha di fatto bloccato il confronto con l’Amministrazione in merito alla riorganizzazione? Logiche politiche sulla pelle dei lavoratori.

Perché lo scriba di UIL INFORMA, invece di polemizzare con la CGIL, vittima di questa vicenda, non prova a dare risposte più convincenti, nel rispetto dell’intelligenza dei lavoratori?

P.S.
In merito alla presunta sgrammaticatura dei comunicati della CGIL FP riportiamo l’incipit di UIL INFORMA del 21 marzo:
“Anni di attività sindacale, di trattative, di lotte lo stanno a dimostrare, e non possono essere messe in discussione da sgrammaticati comunicati che da qualche tempo, purtroppo, danno vita ( si fa per dire) al sito della FP CGIL Agenzie fiscali”
Caro erudito scriba , che cosa “lo stanno a dimostrare”? manca l’oggetto, che non può essere sostituito da ” lo”.
Il termine “messe” a cosa si riferisce? Ad “Anni? Forse è più corretto scrivere “messi”

Roma, 23 marzo 2009

FP CGIL
Coordinatore Naz. Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini

 
 
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