AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DEL VENETO
AI DIRIGENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA SEDE DI MARGHERA
ALLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL NAZIONALE – COMPARTO AGENZIE FISCALI
ALLA SEGRETERIA REGIONALE VENETO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL
ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI TERRITORIALI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
ALLE RSU DEGLI UFFICI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
AGENZIA DELLE ENTRATE: OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE SULLA PELLE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI. ADESSO BASTA!
La Funzione Pubblica CGIL di Venezia assume e condivide le legittime preoccupazioni e la protesta emersa nell’assemblea generale dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Marghera-Venezia, che si é svolta presso la sede di Marghera il 12 aprile u.s. con la presenza della Segreteria Provinciale e della Segreteria Regionale della Funzione Pubblica e del Coordinatore Nazionale del Comparto Agenzie Fiscali della Funzione Pubblica CGIL Luciano Bldorini.
Denunciamo quanto emerso dall’assemblea e in particolare lo stato di grave disagio lavorativo presente negli Uffici che alimenta un clima di tensione costante che si scarica sulle lavoratrici e sui lavoratori, costretti ad operare quotidianamente per raggiungere fantomatici obiettivi, quanto mai generici prevalentemente fondati sulla quantità e non sulla qualità, definiti autonomamente dall’Agenzia senza coinvolgere né le Organizzazioni Sindacali, né le RSU, né tanto meno i dipendenti.
Una situazione diventata insostenibile per tutti coloro che, con il loro lavoro altamente qualificato, sentono la pressione quotidiana dei Dirigenti tutta finalizzata ad accelerare i tempi di trattazione delle pratiche, senza tenere conto né del tempo
medio di lavorazione ( che fine ha fatto questo parametro ? ) né delle criticità operative che si presentano nei singoli processi, né delle condizioni materiali che comportano, per i singoli operatori e funzionari, un carico di incombenze e di funzioni cresciuto notevolmente che li espone a continue e notevoli responsabilità patrimoniali, senza alcuna tutela professionale da parte dell’Agenzia.
Denunciamo come la professionalità e le capacità dimostrate dal personale in tutti questi anni siano oggi del tcompletamente mortificate dagli atteggiamenti vessatori dei Dirigenti che puntano solo a “fare presto” nella trattazione degli atti assegnati ai dipendenti, anche se ciò va a discapito della qualità del servizio e comporta responsabilità che ricadono esclusivamente sugli addetti.
Tutto ciò rientra nel più generale attacco al pubblico impiego che questo Governo, con i Ministri Brunetta e Sacconi, sta portando avanti da anni con l’obiettivo di dimostrare, anche se i fatti dicono il contrario, che il lavoro pubblico é un peso inutile, che serve meno Stato e meno Pubblico per sostituirlo con più Mercato e più Privato, questo anche nel settore strategico del fisco, dove, nonostante i risultati positivi dovuti al lavoro dei dipendenti, in questi ultimi anni é cresciuta, per le scelte politiche di questo Governo, l’evasione fiscale.
Respingiamo con decisione l’atteggiamentto di qualche Dirigente che, anche nella sede di Marghera, ha deciso di far circolare recentemente tra i dipendenti le “norme disciplinari” (come se i lavoratori non le conoscessero abbastanza visto che sono inserite nei contratti collettivi) probabilmente come ulteriore forma di pressione psicologica e di vessazione nei confronti di tutti coloro che, spesso al di là dei loro doveri contratuali, si danno da fare ogni giorno per dare qualità al servizio e combattere, questo sì, l’evasione fiscale anche nel nostro territorio.
La Funzione Pubblica CGIL di Venezia proclama quindi, come prima risposta a tutto ciò, lo STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA SEDE DI MARGHERA, che si articolerà nelle seguenti modalità:
1) denuncia all’opinione pubblica, con una vasta campagna di controinformazIone, delle condizioni materiali in cui si é costretti ad operare negli uffici, senza gli organici necessari, senza alcuna chiarezza degli obiettivi assegnati, senza indicazione delle priorità, senza alcuna tutela professionale dei dipendenti e con i contratti collettivi di lavoro bloccati per i prossimi anni;
2) richiesta immediata ai Dirigenti di formalizzare a tutti i dipendenti una disposizione scritta che indichi con assoluta chiarezza ed in modo inequivocabile quali sono le priorità delle pratiche da svolgere, i tempi medi di trattazione, le modalità da seguire in presenza di criticità, nell’assoluto rispetto delle procedure previste e delle funzioni assegnate dai contratti collettivi di lavoro, nella piena tutela professionale dei singoli dipendenti, fermo restando che fra le priorità ci devono essere prima di tutto gli atti riferiti ad annualità in scadenza;
3) in assenza di tali formali disposizioni il personale, nello svolgimento del proprio lavoro, si atterrà strettamente alle procedure previste dai singoli processi nel rispetto della propria declaratoria di profilo professionale e non potrà essere ritenuto responsabile di eventuali ritardi sul raggiungimento degli obiettivi laddove non sia indicata formalmente da parte dei Dirigenti una diversa priorità operativa.
4) presa di posizione delle RSU, in quanto soggetti sindacali democraticamente eletti da tutti i lavoratori, con ordini del giorno e documenti che affermino e difendano la dignità professionale e la tutela dei colleghi nello svolgimento del lavoro quotidiano e respingano le vessazioni dell’Amministrazione.
questa vertenza per dare la massima incisività e visibilità alle criticità presenti nell’Agenzia e per evitare che queste continuino a ricadere soprattutto sul personale, compromettendo un clima di serenità all’interno degli uffici.
La Funzione Pubblica di Venezia coinvolge inoltre la Segreteria Regionale della Funzione Pubblica del Veneto e il Coordinatore Nazionale del Comparto Agenzie Fiscali affinché assumano questa vertenza nell’ambito di una più generale azione di protesta che veda coinvolti tutti gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate del Paese per costringere, con la mobilitazione della categoria, i vertici dell’Agenzia a rivedere i criteri di definizione degli obiettivi, attraverso un vero coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali sugli aspetti che hanno riflessi sull’organizzazione del lavoro, sui carichi di lavoro, sulle responsabilità professionali e sulla tutela del personale. Lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 6 maggio 2011 deve essere una prima risposta, seppure in un quadro più generale, alla vessazione dell’Agenzia delle Entrate e deve segnare l’inizio di un percorso di lotta che restituisca al movimento dei lavoratori il diritto al contratto nazionale, alla contrattazione aziendale e territoriale, al potere contrattuale delle RSU, per affermare il valore sociale insostituibile del lavoro pubblico come elemento che deve garantire non solo i diritti dei lavoratori del pubblico impiego ma anche quelli dei cittadini e quindi la qualità del servizio che i pubblici dipendenti sono chiamati a svolgere per rispondere con professionalità e nel pieno rispetto della legalità alla domanda di giustizia sociale e di giustizia fiscale che viene dalla collettività.
LA SEGRETERIA DELLA FUNZIONE PUBBLICA
CGIL METROPOLITANA DI VENEZIA