Ieri in Piazza Nettuno le organizzazioni sindacali dell’Agenzia delle Entrate di Bologna hanno allestito un Gazebo per informare i cittadini sulle inevitabili conseguenze delle scelte dei vertici dell’Agenzia delle Entrate di chiudere la terza sede in pochi anni nel territorio di Bologna.
Infatti, dopo le recenti chiusure delle sedi di via Marco Emilio Lepido e di Via Da Formigine che già provocarono notevoli disagi ai cittadini e all’utenza, chiuderà, entro il mese di settembre 2011, la sede di via Paolo Nanni Costa.
Un altro tassello che si aggiunge alle dissennate politiche governative che in un colpo solo peggiorano i servizi ai cittadini e creano i presupposti per depotenziare la lotta all’evasione fiscale, i cui risultati solo qualche settimana fa erano stati riportati con una certa enfasi dalle testate giornalistiche locali.
L’operazione viene giustificata dall’amministrazione con l’esigenza di ridurre i costi di gestione, ma i lavoratori e i sindacati non sono convinti.
Di certo c’è solo che si avranno solo svantaggi e aggravi per tutti, per l’organizzazione e l’economicità degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e che, in aperta contraddizione con le intenzioni più volte propagandate di potenziare la lotta all’evasione fiscale non eleverà efficacia e efficienza dei servizi né, tantomeno, favorirà la crescita professionale dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni di lavoro.
I lavoratori durante la loro permanenza al Gazebo sono stati contattati da diversi cittadini incuriositi e ignari di questo ennesimo taglio ai servizi pubblici.
La manifestazione è stata organizzata unitariamente dalle organizzazioni sindacali territoriali FP CGIL FP CISL UIL–PA SALFI FLP dell’Agenzia delle Entrate.