Agenzia delle Entrate – Esperti e non solo – Comunicato

18 Luglio 2011

Esperti e non solo – Comunicato

LA PAGLIUZZA, LA TRAVE E………….
UN MODELLO CONTRATTUALE DA RICONQUISTARE

 
 

Abbiamo letto una recente nota, inviata da alcune OO.SS. al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sulla necessità di attivare il tavolo nazionale di confronto prima della individuazione delle figure degli “esperti”, così come previsto dalla preintesa del 5/8/2010.

Avvertiamo un senso di disagio nella lettura perché non possiamo non notare affermazioni generali, anche condivisibili, tipo: ” un percorso ricognitivo che desse una cornice certa e condivisa sulle materie contrattuali e sui relativi istituti contrattuali”, insieme però a prese di posizione illogiche, contraddittorie e, soprattutto, che non tengono conto di quanto accaduto negli ultimi tempi.

Come si possono esprimere giudizi negativi su quanto l’Agenzia ha fatto o intende fare in materia di part-time e di orario di lavoro, citando proprio l’accordo del 4/2/2011, che consente al datore di lavoro pubblico di operare in solitudine sull’organizzazione del lavoro, con il beneplacito delle stesse OO.SS. che ora contestano quel modo di fare?

La FP CGIL, al contrario, è stata ed è contraria al cambiamento delle regole ratificate dall’intesa del 4/2/2011 e prese a spunto dall’Agenzia per emanare le nuove disposizioni sul part-time e sull’orario di lavoro; per questo non abbiamo firmato quell’accordo, né quelli precedenti che lo hanno reso necessario.

Per quanto ci riguarda, esprimiamo ovviamente una valutazione, consegnare il ripristino delle vecchie regole ad accordi futuri e molto incerti, visto il contesto politico sindacale degli ultimi tempi, è alquanto rischioso e tende a nascondere una realtà ben diversa che attiene al campo delle scelte, delle opzioni sindacali portate avanti da alcuni sindacati.

Quando poi siamo arrivati a leggere che per la posizione degli “esperti” non è stato attivato “il previsto confronto nazionale preventivo all’individuazione delle stesse (art. 7 preintesa del 5/8/2010)” abbiamo trasecolato.

Ci siamo chiesti: ma di che stanno parlando?

Si sono accorti ora della “pagliuzza” nell’occhio mentre nulla dicono o hanno detto della “trave” che, purtroppo, ha investito tutti i lavoratori pubblici, compresi i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

Quella preintesa era, appunto, una preintesa (peraltro firmata anche dalla FP CGIL) e, oltre all’incontro preventivo sugli esperti, prevedeva, è bene ricordarlo, 
– al punto 5 – un confronto con le OO.SS. sull’individuazione del numero degli incarichi di responsabilità e la variazione dei livelli retributivi delle posizioni come anche la possibilità di verificare il rispetto dei budget regionali e dei requisiti dimensionali delle posizioni assegnate; 
– al punto 12 – l’attivazione entro il 28/2/2012 di un tavolo di confronto nazionale al fine di verificare l’esito della sperimentazione e di valutare l’introduzione di modifiche o integrazioni all’accordo.

Quelle procedure o non sono state rispettate (punto 5), o non abbiamo alcuna certezza che saranno rispettate (punto 12).
Quelle procedure sono o non sono state superate dall’accordo (non più preintesa, bensì ACCORDO) del 22/12/2010, non firmato dalla FP CGIL proprio perché recettivo delle nuove regole non condivise dalla nostra organizzazione sindacale?

Nell’accordo del 22/12/2010 le parti firmatarie (le stesse del documento oggetto della nostre riflessioni, meno una organizzazione sindacale che quell’accordo non lo ha firmato mentre inspiegabilmente è firmataria della lettera al Direttore dell’Agenzia delle Entrate) concordano esplicitamente solo sul fatto che siano stralciate parti del fondo 2010 per finanziare il pagamento delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità, chiamate ora “FUNZIONI DIRETTIVE”.

Nulla si dice in quell’accordo su verifiche, apertura di tavoli, né tantomeno si parla di applicazione dell’art. 7 della preintesa del 5/8/2010.

Quella preintesa è di fatto sostituita dall’ACCORDO del 22/12/2010, che non a caso contiene solo in allegato i criteri per l’individuazione, la graduazione e il conferimento delle “funzioni direttive”, di cui i firmatari non possono altro che prendere atto. Viene ora riesumata solo per parlare degli “esperti”, mentre non ci risulta esserci stata analoga sensibilità, né analoga considerazione per i passaggi regionali mai avvenuti, anche se previsti nella stessa preintesa.

Tanto è vera questa ricostruzione dei fatti che la prova può essere da tutti letta nella nota a verbale che le due organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo in questione hanno sottoscritto. Affermano tali organizzazioni: ” ………restano tuttavia contrarie a che la definizione dei criteri attuativi relativi anche alla graduazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità, sia sottratta alle valutazioni sindacali previste dal CCNL di comparto”, ergo non possono certo dire di non essere state consapevoli di quello che stavano firmando. Con la firma hanno avallato la sottrazione di tutta la materia dei criteri per il conferimento delle funzioni direttive alla contrattazione sindacale e reso possibile l’attivazione della procedura di assegnazione di dette funzioni in modo unilaterale da parte dell’Agenzia.

Attraverso l’accordo sull’utilizzo delle risorse, abbiamo assistito ad un raro caso di “eutanasia sindacale”.

Auspichiamo il ripristino di corrette e proficue relazioni sindacali, evitando di utilizzare scorciatoie impraticabili, oltre che incomprensibili ai più, al contrario rivalutando l’importanza di ricostruire posizioni unitarie nel merito delle richieste da fare in un quadro normativo da modificare profondamente.

Roma, 01 luglio 2011

             p. il Coord.to Naz. Agenzia Entrate                           CGIL FP Nazionale
                   S. Bartuccio – B. Ronca                             Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                             L. Boldorini

P.S. Mentre scriviamo ci giunge la notizia della possibile convocazione del tavolo nazionale sembra per parlare degli “esperti”. Delle due l’una: o la preintesa è ancora in vita, e allora quanto previsto al punto 5 sui passaggi regionali non è stato rispettato, provocando una attribuzione delle funzioni non rispettosa delle regole, oppure la preintesa di fatto è “morta” e allora siamo curiosi di sapere che cosa l’Agenzia ci dirà al tavolo nazionale

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