10.01.2008 – Dal sito dell’ufficio Internazionale della FP–CGIL vi proponiamo i risultati ottenuti nel corso di due importanti incontri avvenuti a luglio del 2006 e a maggio del 2007, tra i rappresentanti delle OO.SS. dei Vigili del Fuoco aderenti alla FSESP (EPSU) – per l’Italia aderisce solo la CGIL – di 20 paesi europei.
La necessità di un coordinamento delle forze sindacali europee di questo settore, avvertita inizialmente nell’ambito della difesa più generale del lavoro pubblico in Europa, ha ricevuto un ulteriore stimolo dai recenti tragici eventi degli incendi verificatisi nel corso dell’estate 2007 nel sud dell’Europa – Grecia, Italia, Spagna, Portogallo – che ha evidenziato l’impellenza di dover affrontare a breve gli effetti catastrofici degli svonvolgimenti del clima della terra, ben al di là di un’ottica localista.
Se il modello capitalista neoliberista e globale che si va pericolosamente affermando nel mondo e anche in Europa poco si occupa delle conseguenze sulle popolazioni è evidente che lo stesso non si può dire delle OO.SS. che rappresentano quei lavoratori Vigili del Fuoco storicamente impegnati alla previsione, prevenzione e lotta contro le calamità naturali e al soccorso tecnico urgente delle popolazioni colpite.
I risultati fin qui ottenuti hanno permesso già di stendere una carta dei Vigili del Fuoco aderenti alle Federazioni Sindacali Europee per la difesa dei Pubblici Servizi e interessanti confronti su orario di lavoro, ferie, pensioni ed altro.
In particolare la Carta può essere definito un decisivo punto di partenza e di confronto per una battaglia coerente per l’incremento del servizio dei Vigili del Fuoco in Europa e in Italia, dove, invece, come sappiamo le politiche di centro destra ne hanno ipotizzato un contenimento ed un indirizzo verso la difesa civile e l’ordine pubblico, indirizzo, per altro assolutamente confermato di recente dal governo di centro sinistra, alla guida del paese dal 2006.
Franco MORETTI