“Colpirli tutti per educarne qualcuno” Dal “collegato lavoro” un altro attacco cieco al lavoro pubblico. In arrivo altre limitazioni dei diritti sindacali. Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale. – Articoli del Sole 24 Ore e dell’Unità.

18 Luglio 2011

"Colpirli tutti per educarne qualcuno" Dal "collegato lavoro" un altro attacco cieco al lavoro pubblico. In arrivo altre limitazioni dei diritti sindacali. Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale. – Articoli del Sole 24 Ore e dell'Unità.

“Oltre ad annientare l’articolo 18, il “collegato lavoro” opera una stretta incomprensibile ai diritti dei lavoratori e dei loro familiari, indebolendo strumenti come la legge 104 del ’92 che garantisce il diritto di assistenza ai diversamente abili. Come sempre Brunetta pretende con la legge di imporre a tutti quello che invece andrebbe imposto solo a chi sbaglia e con un rigido sistema di controlli: “colpirli tutti per educarne qualcuno”, potrebbe essere il suo motto. La solita demagogia, il solito populismo a cui ci ha abituato il Ministro Brunetta, che pur di fare operazioni mediatiche non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai diritti dei diversamente abili”. Con queste parole Carlo Podda, Segretario Generale dell’Fp-Cgil, commenta il contenuto del “collegato lavoro”.

“La logica – continua Podda – è sempre la stessa: prendere un problema come gli abusi sull’utilizzo dei permessi di congedo, dei benefici della 104 o del part-time, che laddove esistono andrebbero contrastati con i controlli, e risolverlo limitando i diritti, visti come la fonte stessa del problema, senza calcolare quali e quanti danni comporti tutto ciò. Una logica miope che abbiamo già visto messa in pratica con i provvedimenti “balneari” del 2008 e con la controriforma Brunetta, che punta ad additare il nemico pubblico, il “fannullone”, a colpevolizzarlo, senza peraltro risolvere un singolo problema”.

“Le donne italiane – aggiunge Podda – e ancor più le donne del lavoro pubblico, prendano questo provvedimento come un regalo per l’8 Marzo: da oggi il loro diritto acquisito al part-time (i cui soggetti fruitori sono per oltre l’80% donne) potrà essere revocato o negato in caso di richiesta, per garantire il funzionamento di uffici che sono spesso al collasso, ma non certo a causa del part-time”.

“Un’altra buona ragione – conclude Podda – per scioperare e scendere in piazza il 12 Marzo, in occasione dello Sciopero Generale della Cgil, le cui ragioni, all’indomani dell’approvazione del “collegato lavoro”, non fanno che rafforzarsi.”

Roma, 8 Marzo 2010

 
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